Belli dentro e belli fuori! Abbiamo sentito questa frase almeno mille volte nel corso della nostra vita ma raramente ci siamo soffermati ad analizzarla. Forse ci è capitato di pensarci allo spuntare di un grosso brufolo sul viso, qualcuno ce lo fa notare e noi ci giustifichiamo dicendo “Sai, ieri sera ho un po’ esagerato con la cioccolata”. Il fatto che ciò che mangiamo influenzi la qualità della nostra pelle vede le sue origini durante l’embriogenesi, la formazione del feto nella pancia della mamma. Quando siamo ancora poco più che un gruppo di cellule siamo composti da tre diversi foglietti embrionali: pelle ed intestino sono due organi generati dallo stesso foglietto embrionale.
Pelle e intestino: un collegamento ancestrale
Per comprendere meglio il funzionamento del corpo umano la scienza ha necessariamente diviso il corpo in sistemi, i sistemi in organi, gli organi in tessuti e i tessuti in cellule, ma la divisione ha un senso solo accademico. Tutti i nostri organi sono connessi, legati, dipendenti gli uni dagli altri. Per questo quando analizziamo la nostra pelle non possiamo limitarci ad essa. Se un fungo o un batterio provocano una reazione cutanea dobbiamo trattare la zona, ma è necessario anche potenziare il nostro sistema immunitario. Quando abbiamo uno sfogo cutaneo dobbiamo interpretarlo come un segnale che il corpo ci manda di un qualcosa che non va. La prima analisi da fare è quella sul nostro stile di vita e le domande da porsi sono: dormiamo bene? Gestiamo bene lo stress? Facciamo attività fisica regolarmente? Mangiamo cibo di qualità? La nostra dieta è sufficientemente variegata? Sarebbe bellissimo analizzare ogni domanda e parlare di come il giusto sonno permetta alla nostra pelle di rilassarsi, distendersi e riposarsi, di come lo stress peggiori la qualità del nostro scudo con il mondo esterno e di come l’attività fisica ci aiuti a pulire l’intero sistema, ma servirebbe un libro intero.
Le regole per curare la pelle da dentro
Io sono una nutrizionista, dunque preferisco concentrami sull’ultima domanda e parlare di cibo. Per garantire la salute della nostra pelle attraverso il cibo dobbiamo fare in modo che non manchino mai i micronutrienti all’interno del nostro organismo. Le regole da rispettare affinché questo avvenga sono tre:
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Mangiare verdure di almeno tre colori diversi durante la giornata, sia cotte che crude.
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Mangiare almeno una porzione di frutta fresca di stagione al giorno.
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Mangiare con regolarità macro e micro semi (macro semi= mandorle, noci, nocciole ecc; micro semi= lino, zucca, girasole, papavero ecc)
Queste tre regole perdono però di importanza se quello che mangiamo non è di qualità. Si perché i micronutrienti, le vitamine e i minerali, sono i primi elementi che si perdono se il cibo che mangiamo non è al top. Se gli ortaggi crescono in un terreno povero, se passano ore all’interno di container, magari ad alte temperature, se rimangono esposti alla luce del sole per molto tempo ma anche se cuociamo troppo gli alimenti, la maggior parte dei micronutrienti essenziali viene persa. Senza micronutrienti la nostra pelle non può stare bene, possiamo assumere collagene e applicare tutte le creme del mondo a base di questo, ma se non assumiamo il giusto quantitativo di vitamina C, vitamina D e magnesio non otterremo mai il risultato desiderato.
Qualità prima di tutto
Mi trovo in ultimo a dover fare una considerazione spesso trascurata ma di vitale importanza: quello che applichiamo sulla nostra pelle, sulle nostre labbra e sui nostri occhi entra a far parte del nostro organismo, per questo la qualità dei prodotti di cosmesi che usiamo non può che essere elevata. Se consideriamo che la maggior parte del rossetto che applichiamo finisce nel nostro sistema digerente, possiamo davvero permetterci che questo sia composto da petrolio e microplastiche?
Dott.ssa Federica Fiorito
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