Il corpo ha un proprio linguaggio per esprimere e comunicare i sentimenti e gli stati d’animo. Per percepirlo è sufficiente pensare ad alcune esperienze della nostra vita quotidiana come ad esempio, il cuore che batte all’impazzata in attesa del nostro primo appuntamento, le mani che sudano mentre sosteniamo un esame, le gambe che tremano difronte ad uno spavento.
La pelle, meglio di qualsiasi altro organo rappresenta la massima espressione di noi stessi. È la dogana tra noi e il mondo, è l’involucro che in parte rivela e in parte nasconde ciò che realmente siamo.
Fin dalla nascita la pelle, è il luogo in cui percepiamo e valutiamo le relazioni, è sulla pelle che avvertiamo e distinguiamo caldo, freddo, liscio, ruvido, duro, morbido. Sulla pelle registriamo le sensazioni riguardo il mondo circostante e ci facciamo un’idea di chi siamo e di chi abbiamo attorno.
La nostra pelle è dunque, quella sottile linea di confine tra dentro e fuori, che limita la continuità del nostro corpo e definisce il punto di contatto tra noi e gli altri.
La pelle parla
Nelle espressioni di uso quotidiano ci serviamo spesso della pelle per esprimere emozioni, sensazioni, valutazioni e giudizi:
- “a pelle” per definire qualcosa che sentiamo ma che non sappiamo spiegare bene;
- “mi viene la pelle d’oca” per rappresentare un pensiero che incute timore;
- “ho rischiato la pelle” quando si racconta un’esperienza pericolosa;
- “amici per la pelle” per evidenziare un legame profondo;
- “ha la pelle dura” per descrivere una persona forte;
- “ridere a crepapelle” per evidenziare un divertimento oltre misura;
- “a fior di pelle” per indicare qualcosa in superficie.
Noi parliamo di pelle e la pelle parla di noi, è la parte del nostro corpo che più ci definisce. Ad esempio, è rosea sottile ed elastica quando siamo bambini, piena di brufoli e peluria quando attraversiamo l’adolescenza, è soda e tonica nell’età adulta, si riempie di pieghe nell’era della piena maturità e si rinsecchisce quando diventiamo vecchi!
Senza scrupoli la pelle rivela la nostra età ma anche il nostro stato di salute infatti, quando stiamo male mostra un colorito spento, al contrario, quando siamo in splendida forma la nostra pelle appare distesa e luminosa. Insomma, la pelle parla di noi, dei nostri umori, delle nostre emozioni e mostra le nostre reazioni ad ogni stimolo che arriva dall’esterno!
Pelle e psiche in relazione
I cinque milioni di recettori sensoriali spalmati su tutta la superficie del nostro corpo, sono i responsabili del tatto, uno dei primi sensi che si sviluppa in un individuo e l’ultimo a scemare, pertanto responsabile del perpetuo dialogo che avviene tra il nostro cervello e il mondo circostante.
Fin da neonati, il contatto pelle a pelle è necessario per uno crescita sana, perché toccare ed essere toccati determina un senso di appartenenza e di sicurezza necessario per un sano sviluppo emotivo.
Nel contatto avviene il primo incontro con l’altro, il primo scambio relazionale. Ci salutiamo abbracciando o stringendo la mano e in quel tocco, tracciamo una prima impressione di chi abbiamo di fronte.
Insomma, ciò che sentiamo a livello epidermico può apparire in un primo momento “superficiale” ma in realtà, traccia segni profondi nel nostro corpo e nella nostra psiche.
Questo è il motivo per cui curare la pelle determina risposte di benessere sulla mente e spiega perché un massaggio è in grado di alleggerire le tensioni di una giornata faticosa. Spalmare una crema trasmette infatti, un senso di immediata distensione, curare e toccare il proprio corpo attiva l’energia che abbiamo sopita.
Possiamo pertanto concludere dicendo che, per avere corpo e mente in sinergia è necessario occuparsi di entrambi dedicando tempo, attenzione e cura. Iniziare dalla pelle è sicuramente la tappa più semplice ed immediata, perché a “portata di mano”. Utilizzare sul nostro corpo prodotti di buona qualità, con fragranze gradevoli e che amiamo, facilita quella naturale risposta fisica ed emozionale che aumenta il nostro senso di benessere e ci mostra “luminosi” e gradevoli agli occhi degli altri.
Articolo scritto per Evoca da Dr.ssa
Psicologa ad indirizzo analitico transazionale
(focalizzazione e risoluzione dei problemi in breve tempo)